BENVENUTI A CASA DEL "SIMPATICO" MTB

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ASSOLUTAMENTE MTB , VIAGGI E LA BUONA
COMPAGNIA DEGLI AMICI




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LA MEGLIO ! ! !

mercoledì 16 giugno 2010

IDITA BIIC TOUR ( tutti al mare )


Domenica 13/06 si è svolta la 2^ edizione della IDITA BIIC TOUR, pedalata non competitiva o quasi, di 160 km da Casinalbo a Cervia.
Partenza alle 6,10 ( Enea era in ritardo ) dal negozio di Omar. Il gruppo composto da 13 elementi, vedeva anche la gradita presenza dell' inossidabile GIGI e si tingeva di rosa con la immancabile GIUSY. Sul posto era presente anche il furgone "ammiraglia" fornito da IDITA BIKE e condotto da Cappi che ha seguito da vicino il gruppo lungo tutto il percorso.
In mezzo alle sfavillanti bici da strada tirate a lucido per l' occasione, si distingueva il mezzo IBRIDO di Gumu. Autentica sorpresa della giornata si presentava con una mtb equipaggiata con ruote da strada e almeno 1 kg di fango secco attaccato al telaio. Questo Gumu è un demonio.
L' Organizzazione, visti i problemi di orientamento stradale avuti nella precedente edizione, quest' anno ha investito notevoli risorse nella tecnologia satellitare : si è dotata del nuovo sistema GPS FRATTI. Grazie a questo nuovo apparecchio computerizzato , i velocisti, che colti dall' euforia avevano abbandonato la giusta traccia, sono stati riportati sul tracciato prestabilito.
Questo prevedeva l' attraversamento del centro storico di Modena, il passaggio per Nonantola, S. Giovanni in Persiceto, Budrio, Massalombarda, Bagnacavallo, Russi.
Fino a questo punto tutto è andato liscio. All' improvviso però, la Giusy ci dice che non può più proseguire in bici a causa di un problema fisico. Una volta salita sull' ammiraglia, l' esperto Cappi ci comunica il bollettino medico: alluce farlocco del piede destro. Siamo molto dispiaciuti.
Proseguiamo compatti in direzione di Cervia. Il viaggio è animato dai velocisti che si disputano le volate ai cartelli segnaletici dei vari paesi che incontriamo. Anche Gumu ha modo di distinguersi, vincendone una di prepotenza.
Giungiamo senza intoppi nei pressi delle Saline di Cervia, siamo ormai in prossimità della meta e sentiamo già il profumo del mare. Poco prima delle 11 ci fermiamo euforici sul lungomare, nei pressi del pullman che ci riporterà a casa alla sera. Rapido cambio di abiti e raggiungiamo in spiaggia le nostre famiglie, arrivate a Cervia stamattina con il pullman. Dopo un meritato momento di relax e una doccia ristoratrice, andiamo tutti a mangiare il pesce nel ristorante vicino al portocanale consigliato e prenotato per l' occasione dal Mauri. Il menu' è dei migliori e l' allegria dilaga abbondante fra i tavoli. Enea , contagiato da questa atmosfera, viene colto da un impeto di galanteria e regala rose a tutte le signore del ristorante.
Terminato il pranzo, facciamo una passeggiata digestiva in riva al mare per riprenderci un pò dall' abbuffata. Proprio mentre il cielo si stà annuvolando vediamo che è il momento di tornare a casa. Facciamo giusto in tempo a salire sul pullman che inizia a scatenarsi l' inferno : una tempesta in piena regola che in poco tempo allagherà tutte le viuzze di Cervia. Questo peggioramento climatico non ci voleva, infatti notiamo che tutti si sono messi in marcia per tornare a casa. Rassegnati ci mettiamo in colonna pure noi.
Il viaggio di ritorno è stato molto lungo, ma grazie all' intrattenimento fatto dal brillante Gibbo è risultato meno noioso. Gibbo ha presieduto anche la consueta cerimonia di premiazione dei vari partecipanti alla manifestazione. Per l' occasione sono stati creati dei trofei unici e preziosi.
Per me è stata proprio una bella esperienza socio-ciclistica, che mi ha permesso di conoscere nuove persone e di approfondire il rapporto di amicizia con quelli che conoscevo già.
QUI LE FOTO.

martedì 8 giugno 2010

DIETRO LE QUINTE DI RIVA DEL GARDA

Gianlu, la nostra mitica guida AMI, ci aveva organizzato per l' 1 e 2 giugno, un' importante escursione in Val d' Uina, con partenza in Val Venosta e sconfinamento in Svizzera. Viste però le cattive previsioni meteo (neve), ha prontamente annullato il tutto, proponendoci il piano B di una giornata. Gianlu ha sempre pronto un piano B, che comunque , come anche in questo caso, è sempre di alto livello. Ci ha proposto di spostarci nella zona di Riva del Garda, che meteorologicamente offre sempre maggiore sicurezza : partenza da Riva, ascesa fino al passo di S.Giovanni e tappa finale al lago di Tenno prima del rientro a Riva. Il nuova programma ci piace, accettiamo a scatola chiusa, senza tanti ma--mi--mo--mimera.
E così si parte. Iniziamo a pedalare alle 10 mentre la ridente località turistisca trentina inizia ad animarsi. Io in qualità di bike-tester, approfitto dell' occasione per provare una nuova mtb full, un nuovo paio di scarpe da freeride ed un innovativo accessorio tecnico ancora in fase di collaudo. Questo oggetto è stato subito criticato e battezzato dai miei compagni di pedalata, "il lanciarazzi".
Fra risate, molte foto e sfottò, guadagnamo quota fino ad arrivare al rifugio di S: Giovanni, posto a 1050 metri slm. Enea dopo aver visto un cartello con scritto "Ristorante Aperto", esclama : HO FAME !!!.....che ore sono???.....mezzogiorno !?!?!? ..... FERMIAMOCI SUBITO A MANGIARE!!!!! Dopo una richiesta così gentile, non ci resta che accontentarlo. Pausa Pranzo. Il rifugio S.Giovanni è in un contesto paesaggistico molto notevole, con un ampio spiazzo per mangiare all' aperto, che è già molto popolato da numerosi biker tedeschi. All' ingresso c'è un cartello con scritto : "gnocco fritto" ; dentro di me penso: "questi trentini ne sanno una più del diavolo ". Invece c'è un motivo più logico per questo : i due gestori, una coppia di ragazzi simpaticissimi, sono emiliani, , rispettivamente di Modena e Reggio Emilia. In loro compagnia ci facciamo un enorme panozzo accompagnato da una fresca birra ( ndr. l'atleta Enea voleva bere della Coca ........). E' ora di togliere il disturbo, salutiamo i nostri conterranei e saliamo verso il rifugio S.Pietro, che è ricavato all' interno di una chiesetta abbandonata. Dalla sua terrazza panoramica si ha una vista mozzafiato sulla parte nord del Lago di Garda. Scattiamo qualche foto poi proseguiamo. Da questo punto in poi iniziamo a perdere quota facendo tanti saliscendi compresa la bella e tecnica discesa di Lomasone.
A metà di questa discesa Gianlu buca : cambio gomme a tempo di record......... perchè siamo divorati dalle zanzare. Alla fine della discesa, facciamo un salto spazio-temporale : siamo in una vallata che ricorda i paesaggi Svizzeri, mi aspetto che all' improvviso spunti Heidi con Peter e le caprette. Chi lo avrebbe mai detto, che a pochi km. dal brulicare turistico del lago di Grada ci fosse una realtà così affascinante e rilassante come quella della valle di Fiavè.
Prossima ed ultima tappa, il lago di Tenno, attraversando il Passo del Ballino. Nei pressi del lago c'è il "Canale di Tenno", uno dei più caratteristici e ben conservati borghi medievali d' Italia.
Passando attraverso i suoi stretti vicoli, anche uno di "bassa" cultura come Enea, rimane impressionato. Siamo all' epilogo, lasciato il Canale di Tenno, non ci resta che buttarci a capofitto nell' ultima impegnativa discesa : una perdita secca di 400 metri di dislivello in 2 km.
Bene, anche questa è andata, siamo a Riva, ci mescoliamo ai vacanzieri lungo la ciclabile sulla riva del lago. Come tappa conclusiva, ci aspetta un bel gelato ristoratore prima di ritornare a casa.
Complimenti a Gianlu per l' ottima organizzazione e per averci fatto scoprire un nuovo aspetto paesaggistico "dietro le quinte di Riva del Garda".